“Ciao sono una studentessa persiana di neuroscienze dell’Università di Pisa, il mio nome è Parastou”.
Si presenta così una delle ambassador UNIPI su UniBuddy, una piattaforma che consente a ragazzi e ragazze di tutto il mondo di chiedere via chat informazioni sull’Ateneo per venire a studiare a Pisa. A rispondere dall’altra parte della tastiera, insieme a Parastou ci sono gli altri ambassador e studenti volontari del progetto: Meghna, dall’India che studia Data Science And Business Informatics, Michael dal Ghana iscritto ad Artificial Intelligence and Data Engineering, Nour Alhoda, siriano e studente di Computer Science, Biruk Asrat, dall’Etiopia a Pisa per seguire Bionics Engineering, Hazal da Instabul in Turchia che frequenta Neuroscience, Samantha dal Messico studentessa di Economics e infine Surush dal Tajikistan iscritto a Computer Engineering.
“Il progetto Unibuddy si occupa principalmente del reclutamento di studenti internazionali grazie alla comunicazione fra pari e per questo abbiamo selezionato con un bando part-time sei studenti stranieri in paesi che consideriamo prioritari per l’internazionalizzazione – spiegano dall’Ufficio internazionale di UNIPI che affiancano gli ambassador sul portale – per avere un’idea del loro lavoro basti pensare che in un anno da quando è partito il servizio ad aprile 2022, gli ambassador hanno risposto a più di diciottomila domande di oltre mille potenziali studenti da 90 Paesi”.
Un impegno non piccolo, ma anche un orgoglio, come racconta Parastou in una breve video intervista dove spiega cosa fa come ambassador Unipi e parla della comunità iraniana in città, ben trecento studenti e studentesse che dal loro paese sono venuti a studiare all’ombra della torre.
In generale il progetto degli ambassador ha come obiettivo di sostenere gli studenti internazionali e integrarli nella loro vita a Pisa dando loro non solo informazioni sull’offerta accademica, ma soprattutto supporto per le pratiche burocratiche come l’iscrizione, oltre alle informazioni per vivere la città.